IMPOSTA DI REGISTRO




L’imposta di registro è un tributo indiretto dovuto per la registrazione di atti giuridici quali l’acquisto di una casa o i contratti di locazione presso l'Agenzia delle Entrate (prima era effettuata presso l'Ufficio del Registro).

Le imposte indirette non colpiscono la ricchezza del cliente in modo diretto, ma lo scambio di beni o i trasferimenti di ricchezza. L’imposta di registro colpisce i trasferimenti di ricchezza ed è applicato in alternativa all’IVA. L’ammontare dell’imposta varia in base all’atto da registrare e può essere fissa o variabile.

 L’imposta si applica, ad esempio, sugli atti di acquisto di una casa o agli di locazione. L’ammontare dell’imposta varia in base all’atto da registrare e può essere fissa o variabile. Parlando ad esempio di vendita di immobili, le imposte, tra cui quella di registro, vengono versate all’erario da parte del notaio al momento della registrazione dell’atto. Vediamo quando e come bisogna pagare l’imposta di registro e tutte le informazioni da conoscere.

La vendita e la locazione rientrano entrambe nella categoria degli "Atti soggetti a registrazione in termine fisso", e sono soggette a limiti entro i quali presentare la richiesta di registrazione.

  • Vendita: Per quanto riguarda la vendita di immobili, come il contratto di compravendita, l'atto deve essere registrato entro 20 giorni dall'esecuzione.
  • Locazione: Quando si tratta di contratti di locazione di immobili, l'atto deve essere registrato entro un termine fisso dalla data di esecuzione del contratto. In genere, il termine è di 30 giorni dall'esecuzione del contratto.

In entrambi i casi, se non viene rispettato il termine di registrazione, potrebbero essere applicate sanzioni o interessi di mora. È quindi importante assicurarsi di effettuare la registrazione nei tempi previsti dalla legge.

 La legge prevede che l’imposta venga determinata in base alla tipologia dell'atto che deve essere registrato:

  • Fissa: importo fisso a prescindere dal valore dell'atto (vedi sotto per importi). Il presupposto è la prestazione del servizio amministrativo di registrazione.
  • Minima: importo minimo da versare quando si effettua la prima registrazione. L'importo è uguale alla fissa.
  • Predeterminata: importo predefinito dalla legge in base alla tipologia del bene oggetto dell'atto (es. autoveicoli, motoveicoli, imbarcazioni).
  • Proporzionale: importo percentuale sul valore dell'atto da registrare, nel quale vi è una realizzazione di un atto o di un'operazione e la base imponibile è sul valore dell'atto.


dal

fissa

locazioni

fabbricati %

prima casa %

terreni edificabili %

terreni agricoli %

ipotecaria %

catastale %

01/01/2014

euro 200,00

*2% con minimo euro *67,00

*a seconda della categoria dell'immobile

9 con minimo euro 1.000,00

2 con minimo euro 1.000,00

9 con minimo euro 1.000,00

15 con minimo euro 1.000,00

imposta fissa euro 50,00 o 2%

*imposta fissa euro 50,00 o 1%


Imposta di registro sulla prima casa

Le modalità di applicazione dell’imposta di registro sulla prima casa cambiano se l’acquisto è effettuato da un privato o da una società. Se l’acquisto è dell’immobile è effettuato da un privato, l’imposta è pari al 2% del valore dell’immobile (con un minimo di 1000 euro). L’acquirente può richiedere la determinazione della base imponibile a partire dalla rendita catastale valutata, indipendentemente dal prezzo che è stato concordato.

Per quel che riguarda le imprese, l’Iva si applica per:

  • le cessioni effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento di ripristino oppure anche dopo i 5 anni, se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione a Iva;
  • cessioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali, per le quali il venditore sceglie di sottoporre l’operazione a Iva.

Quindi se l’acquisto è effettuato da una società, l’imposta deve essere pagata direttamente al notaio e prevede l’applicazione dell’Iva agevolata al 4% sul valore di cessione dell’immobile e l’imposta di registro fissa di 200 euro. Per quanto riguarda l’acquisto di un immobile da un’impresa esente da Iva, l’acquirente è tenuto a versare un’imposta di registro in misura proporzionale del 2% (come prima casa, come nel caso di acquisto da privato e sempre con un minimo di 1000 euro).


Imposta di registro sulla seconda casa

Per l’acquisto della seconda casa presso un privato o presso una ditta esente da Iva l’imposta di registro da pagare è pari al 9% (con un minimo di 1000 euro). Nel caso di acquisto presso una ditta soggetta a Iva, l’aliquota sarà pari al 10%, mentre l’imposta di registro sarà fissa a 200 euro.


Imposta di registro e contratto di locazione

I contratti di locazione e affitto di beni immobili devono essere registrati dall’affittuario (conduttore), o dal proprietario (locatore), indipendentemente dall’ammontare del canone. Per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno è prevista l’esenzione. Il termine per la registrazione dei contratti di locazione è di 30 giorni dalla data di stipula. Per le locazioni fra privati di immobili abitativi, è possibile optare per la cedolare secca, con il versamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali e delle imposte di registro e di bollo (il locatore versa direttamente all’Agenzia delle Entrate).

Senza cedolare secca, l’imposta di registro per le locazioni varia a seconda dell’immobile locato:

  • fabbricati a uso abitativo: l’aliquota è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • fondi rustici: l’aliquota è pari allo 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità;
  • fabbricati strumentali con locazione effettuata da soggetti passivi Iva: l’aliquota è pari all’1% del canone annuo;
  • altri immobili: l’aliquota è pari al 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità.
In caso di contratti di locazione a canone concordato per immobili che si trovano in un comune ad alta densità abitativa è prevista una riduzione del 30% della base imponibile su cui si calcola l’imposta di registro. L'imposta di registro è pagata tramite bollettino postale o modello F24.


D.

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